Bilancio del Cardinale Siri sul Concilio Vaticano II

Brani tratti dal discorso pronunciato a Genova il 12 dicembre 1965, dal Cardinale Giuseppe Siri al ritorno dal Concilio Vaticano II.

" [...] Penso che voi aspettiate da me qualche notizia [...] di qualcosa posso parlare subito e lo faccio volentieri, ben certo di chiarire e dimensionare quello che la volgarità dei mezzi d'informazione tutti tesi alla notizia impressionante e spesso alla più gretta faziosità ha bene spesso tolto all'esattezza, al rispetto ed alla misura. E' stato positivo il Concilio? Senza dubbio ed in maniera imponente. [...] Qualcheduno ha creduto che il Concilio stesse per dare il via alla peccaminosa restrizione delle nascite, proclamando gaudio agli uomini e alle donne senza controllati doveri in rapporto alla prole; ebbene leggetevi il capitolo della seconda parte del famosissimo Schema 13, dedicato al matrimonio e vedrete che è tutto il contrario. [...] E' stato forse mutato qualcosa nella dottrina della Chiesa? Prima di rispondervi sono in obbligo di ricordarvi che nulla di quanto appartiene alla già certa dottrina della Chiesa, e pertinente in qualsiasi modo diretto o indiretto alle verità di fede e di morale, nulla della costituzione della Chiesa, nulla di quanto è stato fissato da Cristo e - per suo mandato - dai Santi Apostoli, può essere mutato. Al di là di questa linea impreteribile c'è tutto il mondo dei mezzi e degli strumenti delle minute e contingenti regole disciplinari che può mutare sempre. Le mutazioni - fauste certamente - che tutti avete fortemente notate nella Divina Liturgia soprattutto colla parziale introduzione dell'italiano nella Santa Messa e presto nel conferimento di taluni sacramenti e sacramentali, appartengono a questo secondo margine al tutto mutevole. I principi e la costituzione restano. [...] Si è fatto un gran chiasso sulla Collegialità dei Vescovi, quasi diventasse una limitazione del potere del Vicario di Cristo. Ma la Collegialità - è detto negli atti - nulla attribuisce ai Vescovi sulla Chiesa universale più di quello che se ne sapesse prima ed il Primato del Papa è quello che era. [...] Non che non sia mancato qualcuno che sognava di apporre qualche limite almeno indiretto all'esercizio dell'Autorità papale; ma se c'è stato ha avuto un'amara disillusione. Insomma le mutazioni riguardano solo gli strumenti, talune modalità, uno stile congruo all'epoca in cui viviamo ed alle sue supreme istanze. Tutto campo di un mirabile aggiornamento [...] Tutto ha avanzato; nulla è stato deformato di quanto è stabile per natura e per determinazione divina; nulla ha regredito. C'è stato aggiornamento, nessun rinnegamento. [...] Ora sarà necessario lavorare perchè nessuno distorca o male interpreti gli atti del Concilio. Prevedo il tentativo di una distorsione e metto in guardia [...] ".

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